L’inasprimento delle politiche normative attuato da Pechino già nei settori internet e fintech investe ora anche le società che operano nel campo dell’istruzione privata e va ad amplificare le preoccupazioni degli investitori, in particolare per quel che concerne i titoli azionari cinesi growth.
I fattori chiave che hanno guidato i cambiamenti normativi sono: la responsabilità sociale e la lotta alla disuguaglianza, la volontà di aggiornare la regolamentazione nei settori della “new economy” e l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche.
Questa serie di manovre a breve termine si preannunciano di impatto minimo per la ripresa ciclica in Cina, ma potrebbero portare a forti conseguenze macroeconomiche a lungo termine.
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