Ascolta Luca Iandimarino, Responsabile Investments & Advisory di BNL BNP Paribas

1. Le condizioni finanziarie più restrittive mettono pressione sui titoli azionari e sul credito: in giugno i tassi di interesse più alti sia a breve che a lungo termine hanno continuato a penalizzare i mercati azionari, creditizi e dei titoli di Stato. Anche le materie prime hanno subito un'inversione di tendenza nel mese a causa dell'inasprimento delle condizioni finanziarie.
2. Aumentano i timori di recessione a causa degli alti costi energetici: la rinnovata impennata dei prezzi del gas naturale in Europa a causa della limitata fornitura russa, oltre ai prezzi elevati del carburante diesel, agiscono come una pesante tassa.
3. Il risultato? Calano le aspettative di inflazione, che riflette una domanda più debile ed un miglioramento dell'offerta dei beni: con il primo calo dei dati mensili sull'inflazione degli Stati Uniti, il calo dei consumi interni si riflette in una debole attività economica.
4. È ancora troppo presto per cambiare il giudizio sulle azioni e sul credito: mentre il sentiment degli investitori ha raggiunto un elevato pessimismo, attendiamo segnali più chiari di svolta nelle condizioni finanziarie (allentamento) e nei tassi di inflazione (calo).
5. Investimenti interessanti: per gli investitori più prudenti, pensiamo al credito investment grade statunitense a breve/medio termine. Per gli investitori più dinamici pensiamo alle azioni orientate ai dividendi e al riacquisto di azioni proprie e ai produttori di energia/materie prime. Invitiamo alla prudenza sugli immobili residenziali negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Scarica il documento completo